Ricostruzione unghie: può essere utile per l’onicofagia?

Il trattamento di ricostruzione unghie in gel è utilizzato per lo più come un vero e proprio trattamento estetico e di bellezza: al giorno d’oggi moltissime donne fanno riferimento a questo trattamento per migliorare le loro unghie e per dare alle mani un aspetto sempre ordinato.
Le unghie trattate con gel, inoltre, hanno una resistenza maggiore ai colpi ed agli urti, e ciò rappresenta un aspetto molto positivo perché in questo modo è molto difficile che anche una casalinga o una donna che usa molto le mani possa andare incontro a problemi di unghie rotte o sfaldate.
Inoltre, il trattamento di ricostruzione in gel consente anche di sbizzarrirsi con la fantasia, utilizzando colori, forme e decorazioni che non si rovinano così facilmente: di norma, rispetto allo smalto normale (che ha una durata massima di qualche giorno) il semipermanente ha una durata di circa due settimane, mentre il gel ha una durata di un mese. Questo rende ancora più vantaggioso l’uso di questo trattamento estetico per le unghie.

Onicofagia e ricostruzione unghie

OnicofagiaMa al giorno d’oggi il trattamento di ricostruzione può essere utile anche per chi soffre di una patologia molto comune sia tra adolescenti che tra donne più adulte: stiamo parlando dell’onicofagia, una vera e propria malattia che consiste nel danneggiare unghie e cuticole rosicchiandole continuamente.
Chiamata anche sindrome di chi si mangia le unghie, è una patologia che nasce soprattutto in adolescenza, ma che molte persone si portano dietro per tutta la vita, con conseguenze davvero importanti sia dal punto di vista psicologico che sotto il profilo fisico.

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L’onicofagia è un vero e proprio disturbo compulsivo tipico di adolescenti e bambini: sono tantissime le persone, sia uomini che donne, che rosicchiano le loro unghie spesso provocandosi infezioni e veri e propri traumi. Questa malattia ha, quindi, un risvolto sia fisico che psicologico:

  • Dal punto di vista fisico l’onicofagia può comportare danni importanti per la salute della persona che ne è affetta. Chi soffre di questa malattia in genere rosicchia le cuticole e le unghie, spesso provocando una sorta di suscettibilità ad agenti batterici che potrebbero provocare infezioni e traumi: soffrire di onicofagia è quindi molto pericoloso perché alla lunga, oltre ad avere un aspetto estetico poco piacevole, l’unghia viene sottoposta a continui traumi e stress e la pelle che viene sollecitata continuamente potrebbe facilmente infettarsi. Chi soffre di onicofagia è più facilmente sottoposto ad infezioni batteriche ed anche gastriche, soffre spesso di deformazione delle dita ed ha più probabilità di soffrire di danni gengivali e malocclusione.
  • Dal punto di vista psicologico, l’onicofagia rappresenta spesso di per sé un problema: chi soffre di questo disturbo è affetta sicuramente da un problema comportamentale e sarebbe indicata, in molti casi, una vera e propria terapia specialmente se l’onicofagia è associata ad altri problemi. Non vi sono cure specifiche in grado di curare questa malattia, ma è comunque possibile affrontarla dal punto di vista terapeutico con un buon trattamento comportamentale. Inoltre, è possibile utilizzare una sorta di rimedio palliativo: si tratta di uno smalto chiaro e dal sapore amaro, che scoraggia l’abitudine di mangiarsi le unghie.

Secondo alcuni esperti, però, l’onicofagia potrebbe essere trattata anche aggirando il problema relativo all’abitudine di mangiarsi le unghie: l’idea è quella di utilizzare il trattamento di ricostruzione unghie in gel per rendere più difficile, alla persona affetta da questo disturbo, l’abitudine di rosicchiare le unghie.

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L’onicofagia può essere trattata per mezzo della ricostruzione in gel?

Rimedi per l'onicofagiaNei confronti dell’onicofagia, il trattamento di ricostruzione può essere sicuramente un trattamento utile. La ricostruzione unghie in gel non cura di certo l’onicofagia, ma può rappresentare una sorta di palliativo per evitare che la persona affetta da questo disturbo possa continuare a mantenere questa abitudine così sbagliata.

La ricostruzione unghie in gel è utile non solo perché evita alla persona affetta dal disturbo di proseguire con questa cattiva abitudine, ma migliora anche l’aspetto estetico delle unghie, sia sul lungo che sul breve termine. Sul lungo termine, la motivazione per cui si riesce ad ottenere dei miglioramenti è abbastanza comprensibile: con il tempo, l’unghia si rinforza sempre di più anche grazie allo strato di gel che di per sé tende a migliorare la capacità e la resistenza dell’unghia agli urti ed ai colpi. Non potendosi mangiare le unghie, chi è affetto da onicofagia è costretto ad evitare questo stress all’unghia, con conseguenze positive sia all’unghia stessa che alla pelle circostante. Nel tempo le unghie diventeranno sempre più forti e belle, e la persona affetta dal disturbo potrà goderne tutti i benefici.

Sul breve termine, vedere di colpo le proprie unghie belle e senza antipatici effetti dovuti all’onicofagia ha sicuramente un suo effetto positivo, che incide profondamente anche sull’incentivo ad evitare il più possibile questa abitudine.

Ma come si svolge il trattamento di ricostruzione unghie su una persona affetta da onicofagia?

Il trattamento di ricostruzione per le persone affette da onicofagia

Unghie gel e onicofagiaL’onicotecnica, prima di effettuare qualunque tipo di trattamento, deve accertarsi della salute delle unghie, verificare che non vi siano inizi di micosi, funghi o infezioni batteriche, ed essere sicura che l’unghia non possa ‘soffrire’ della presenza del gel.
Nel trattamento di ricostruzione su persone che soffrono di onicofagia è quasi sempre consigliato fare la ricostruzione in toto, ovvero applicare le tip (le classiche protesi o unghie finte) e su di esse effettuare la copertura con il gel: solo in questo modo si consente all’unghia sottostante di crescere e non la si sottopone ad ulteriori stress che potrebbero rendere più lunga la sua ricrescita.

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Un altro punto importante è la pulizia del laboratorio e degli strumenti utilizzati, e la massima disinfezione delle parti da trattare: il laboratorio deve essere pulito e ordinato, gli strumenti possibilmente nuovi o comunque sterilizzati, ed è necessario disinfettare l’unghia e la zona circostante prima di applicare qualunque tip o strato di gel. Questo trattamento è necessario per evitare che si possano formare infezioni o possano albergare e proliferare agenti batterici sull’unghia e che la copertura in gel impedisca all’unghia stessa di respirare reagendo negativamente con la presenza dei batteri.

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Molte persone sostengono di aver superato il problema proprio grazie alla tecnica della ricostruzione unghie: il problema, in questo caso, si affronta anche sul fronte psicologico perché poter rivedere all’improvviso (spesso dopo anni di unghie al limite) le proprie mani ancora belle e in ordine rappresenta un incentivo per evitare di proseguire con la cattiva abitudine del mangiarsi le unghie.